Raccogliere e riformulare (le informazioni)
Premessa
GIACOMO LEOPARDI: da L'infinito, 28 Maggio 1819
Il manoscritto:
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I primi tre versi (con le correzioni del poeta):
![](https://image.jimcdn.com/app/cms/image/transf/none/path/s015a2b5f2bbc5d86/image/ic15c264a1de7ee90/version/1593269357/image.png)
![](https://image.jimcdn.com/app/cms/image/transf/none/path/s015a2b5f2bbc5d86/image/i339bf2351af74d99/version/1593269649/image.png)
Leopardi, insoddisfatto, sostituisce le parole "celeste confine" con "l'ultimo orizzonte": riscrive, rielabora cioè parte di un verso già mirabile.
Se i grandi poeti, gli scrittori, i compositori, rimangono spesso insoddisfatti
delle prime versioni delle loro opere, perchè mai noi dovremmo accontentarci
della prima stesura di un qualsiasi testo?
Avvertenza
Partiamo da una regola fondamentale:
il copia/incolla è inammissibile, inaccettabile, ingiustificabile!
![](https://image.jimcdn.com/app/cms/image/transf/dimension=274x10000:format=jpg/path/s015a2b5f2bbc5d86/image/i8c2282f25bb4d145/version/1593274967/image.jpg)
Dal vocabolario online
Treccani
Copia/incolla:
1. assemblaggio (unione) di testi ripresi da altre fonti e,
in senso peggiorativo, plagio (copiatura).
2. Trasposizione fedele ma priva di originalità.
Perchè il copia/incolla non è permesso?
1. Nessuno sforzo personale, nessun progresso personale.
2. Copiare o parafrasare (modificare qualche frase) non si può:
va sempre rispettato il copyright.
3. Non c'è nulla di più noioso per un insegnante che leggere un testo
preso dalla Rete, con termini e frasi che non potrebbero mai far parte
del vocabolario di un ragazzo di 11/13 anni.
Evitiamo perciò lo spreco di carta e di toner!