1. Dal Manifesto per la Didattica della Storia
(Applicabile a tutte le Discipline)
[…]
Motivare, stimolare e attivare
Dalla constatazione che il metodo trasmissivo comporta esiti deludenti, scarso interesse,
conoscenze labili e mnemoniche e bassa capacità formativa, deriva l’esigenza di perseguire percorsi formativi che puntino al coinvolgimento e alla sperimentazione, suscitando
curiosità e creatività, impegno e assunzione attiva, per rendere ogni soggetto
protagonista della propria formazione. Attraverso metodi costruttivi di ricerca/azione
che si avvalgano delle fonti è possibile promuovere un apprendimento attivo,
che non punti solo all’acquisizione di conoscenze, ma anche alla padronanza delle competenze e delle abilità che consentono di accrescerle e di rinnovarle,
favorendo autonomia di pensiero e capacità progettuali.
Se ne deduce che gli impulsi motivanti debbono essere perseguiti sia nei metodi
che nei contenuti durante l'intero percorso formativo, con continuità e a più riprese
costituendo una costante del curricolo disciplinare della storia attraverso il ricorso
ad attività capaci di stimolare il coinvolgimento e la partecipazione degli allievi.
Tra le attività motivanti da svolgere in continuità e da correlare all'età scolare si
possono annoverare:
[…]
- ricorrere ad impostazioni e metodi laboratoriali e di cooperative learning,
intendendo per laboratorio, non tanto un ambiente fisico, ma un ambito
comportamentale e metodologico in cui ogni conquista di conoscenza è frutto
di un lavoro sia individuale che collettivo e condiviso di progettazione e conduzione
delle ricerche e di verifica, fruizione ed esposizione dei loro esiti;
[…]
- produrre ed esibire alla comunità scritti e materiali tratti dalle ricerche per
concretizzare e diffondere i loro esiti e dare ulteriori obiettivi gratificanti ai loro
protagonisti.
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